top of page

Terra di laghi, boschi, vino ed opportunità: il Canada

  • Roberta
  • 5 ago 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

C’erano una volta un tedesco, un francese e un americano…




Ebbene sì, la storia del vino canadese inizia così e non è una barzelletta perché in Canada si produce vino.

Tutto ebbe inizio nel 1811,con un caporale tedesco, Johann Schiller, che impiantò un piccolo vigneto vicino Toronto. Qualche anno dopo un aristocratico francese, Justin de Courtenay, acquistò questo terreno ed inizio a produrre vino con l’intenzione di imitare i rossi di Borgogna, ma non ebbe successo. La svolta avvenne nel 1866, quando un americano iniziò a produrre e commercializzare questo nettare…


Ebbene sì, anche in Canada si produce vino, sono presenti circa 200 produttori e la produzione nazionale soddisfa solo il 15% della richiesta di vino…( Wow! Già questo sembra molto interessante!)


Ma, che cosa si vinifica?

Qui fa freddo, molto molto freddo, tanto che in inverno le temperature possono scendere a -20°C. Ed in questo clima non si può che produrre Icewine!

Sono diversi i vitigni che vengono coltivati, dagli ibridi Seyval Blanc e Vidal Blanc ai Riesling, Gewurztraminer e Muller Thurgau.




Non ho mai bevuto un Icewine canadese, ma subisco terribilmente il fascino di questo vino e di questa terra. Il procedimento di produzione è a dir poco meraviglioso, perché questi grappoli rimangono sulle piante fino a Natale ed il freddo li rende di ghiaccio, così quando verranno raccolti regaleranno un succo concentratissimo ed intenso.

Posso solo immaginare le sensazioni di mineralità e dolcezza che può rilasciare un riesling dopo la sua vinificazione…ed ho già l’acquolina in bocca!


Chiaramente l’Icewine non è l’unico vino prodotto, ma è sicuramente considerato il simbolo di questa terra.


Per quanto riguarda le zone vitivinicole per eccellenza, prima di tutto si deve parlare dell’Ontario, delle sue terre fertili e dei suoi laghi. Segue la British Columbia, che sebbene sia alla stessa latitudine della regione Champagne non si può dire che i risultati siano i medesimi, inoltre il clima è desertico e le escursioni termiche elevatissime.



Ma veniamo a noi, allo spirito commerciale, all’export e alle possibilità che il Canada ci offre…

Vi dico da subito che i dati sui consumi sono positivi ma le difficoltà di entrare nel mercato elevate.

Alto il reddito procapite, buona la crescite economica, smisurati l'amore e la passione per il vino italiano che rimane sempre uno dei più acquistati nel paese.

I monopoli presenti non ci fermano e non ci fermeranno! Ma conquistarli e superarli non è facile.


Nel 2016 per quanto riguarda le importazioni di vino in Canada ci siamo posizionati al primo posto per volume ed al terzo, dopo USA e Francia per valore; relativamente alle importazioni di spumante abbiamo guadagnato il primo posto per volume ed il secondo, dopo la Francia, per valore.

Risultato: dobbiamo comunicare la Qualità! Guardare i francesi ed imparare qualcosa da loro potrebbe aiutarci.


In una recente intervista al WineMeridian, l’esperta di vino canadese Elizabeth Palmer, dà qualche indicazione su come penetrare il mercato, ossia:

  • Conoscere i Monopoli

  • Conoscere le regioni dove si concentra la domanda (ontario, Quebec, British Columbia, Alberta)

  • Scegliere un importatore interessato

  • Trasmettere le particolarità e specificità del vino italiano, le differenze territoriali

(Se vuoi leggere l'intervista completa, clicca qui)


In conclusione, il Canada è un paese stabile sia economicamente che politicamente, che offre condizioni favorevoli all’export, migliorate sensibilmente dal CETA, l’accordo siglato quest’anno che elimina alcuni dazi e barriere commerciali pur mantenendo il regime di monopolio.


Quindi alle imprese italiane non resta che studiare un po’ il mercato, preparare un efficace piano strategico e tentare il colpo grosso!


In bocca al lupo!

留言


bottom of page