Una rete per il Moscatello di Castiglione a Casauria
- Roberta
- 6 feb 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Lo scorso week end in un piccolo paesino in provincia di Pescara, Castiglione a Casauria, tra il Parco Nazionale del Gran Sasso ed il Parco Naturale Regionale Silente Velino, si è tenuta la Festa dei Patroni S.Biagio e S.Emidio, ed io, insieme ai miei colleghi del Master in Wine Export Management, non potevo perderla!
Per l’occasione le aziende vitivinicole del territorio hanno fatto rete nell’organizzare una degustazione di Moscatello. Questo vitigno, che sembra essere il più antico dell’Abruzzo, è simbolo di una identità territoriale. Per lungo tempo dimenticato, è stato riscoperto e studiato dall’Azienda Agricola Angelucci.
E proprio Angelucci è la prima delle tre aziende conosciute in questo week end. Azienda agricola e non solo, avvia le attività orientate al recupero del Moscatello di Castiglione nel 2000.
Ad accoglierci e a rispondere a tutte le nostre domande è stato il commerciale dell’azienda, Luigi Picota, che ci ha fatto degustare sia il Moscatello Passito “Collefiori” sia il Moscatello “Travertine” nella versione secca. Il primo, avvolgente nella sua dolcezza ma non stucchevole grazie alla buona acidità si esprime attraverso sentori fruttati e di miele, con un piacevolissimo finale ammandorlato. Il secondo, più fresco e minerale, rilascia profumi netti di fiori bianchi.

Fonte: www.angeluccivini.it
La seconda azienda sul percorso era Zaccagnini. Molto nota nella zona e non solo! Su di essa purtroppo non posso esprimermi molto poiché non c’è stata una vera e propria accoglienza da parte del personale inviato per la degustazione che, evidentemente, non era in grado di soddisfare la curiosità di chi è affamato di sapere…
Probabilmente chi ha organizzato la partecipazione all'evento non lo riteneva particolarmente interessante.
Passiamo avanti.
L’azienda successiva ad accoglierci era Pasetti, nella persona della Sommelier Manuela Vista. E qui abbiamo avuto il piacere di fare una degustazione a tutto tondo! Siamo partiti dalla Passerina “Testarossa”, per passare al Pecorino, al Rosato Montepulciano “Testarossa”, tutti del 2016. Arrivati poi al Montepulciano “Testarossa” 2012, abbiamo concluso con il Moscatello “Gesmino”.

Chapeau!
Ottimi vini, assolutamente da provare! Quello che tra tutti mi ha dato più emozioni è stato il Montepulciano 2012, rilasciava dei profumi inebrianti! Ecco…adesso mi è vanuta voglia e me ne aprirei una bottiglia solo per me! Uno di quei vini quasi da meditazione…
Con mio grande dispiacere abbiamo salutato Manuela Vista.
Altra tappa: la premiazione del miglior Moscatello di Castiglione di piccoli produttori del posto. Erano in dieci a competere e al primo posto si è posizionato il Moscatello di Trotta-Salvati, che, devo dire, non aveva assolutamente nulla da invidiare a quello delle più grandi aziende in degustazione!
Insomma, tra vino e ciambelle tipiche si è conclusa pure questa esperienza.
E che abbiamo imparato???
1- Che la forza di tante persone insieme può far guadagnare tutti e permettere di far conoscere queste piccolissime realtà e ricchezze italiane.
2- Che i grandi produttori che sottovalutano questi eventi (vedi sopra) e non curano i loro clienti va a finire che questi clienti li perdono...
3- Che è vero che il vino non è sempre buono, ma la maggior parte delle volte sì!
Quindi, alla prossima degustazione!!!
Cheers!
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